Danzaterapia e Gravidanza

DANZANDO L’ATTESA

di Nadia Zampollo

  Gravidanza con velo azzurro su cielo blu

La gravidanza

Per ogni donna il periodo della gravidanza viene vissuto come una “storia” interna, in cui si intrecciano sogni, fantasie, aspettative, previsioni, desideri e speranza. L’immaginario di ogni neo mamma diventa un turbinio di emozioni e sensazioni, che comportano grandi cambiamenti non solo esteriori, ma anche e soprattutto interiori.
Ricordo le mie due gravidanze come un momento di forte crescita e presa di consapevolezza di quello che stava accadendo dentro e fuori di me, ma anche di apertura verso ciò che la vita mi stava donando.

Non ho mai smesso di danzare: una danza lenta, morbida, accogliente, ma allo stesso tempo energica e piena di vita!

In quei nove mesi ho danzato la vita, ho continuato a condividere la danza con i gruppi di persone che conducevo questo magico momento. Non ho mai temuto per la mia incolumità o di affaticarmi troppo, perché la danzaterapia é ascolto profondo di se e dell’altro, dei cambiamenti che via via si susseguono, dei tempi e del respiro, del ritmo, dell’uno che diventa due, nel rispetto e nell’accettazione del cambiamento stesso.

Gravidanza al sole su prato fiorito

I benefici della Danzaterapia

Il movimento in gravidanza diventa ancora più libero e risolutivo di ansie e paure (sensazioni più comuni di quanto si pensi), ma anche spontaneo, facile e lento fino a dove il corpo riesce ad arrivare senza compiere alcuno sforzo eccessivo. La danzaterapia in gravidanza è un’esperienza da provare!

Ci deve essere facilità per non affaticarsi eccessivamente, lentezza per sentire ciò che accade nel nostro corpo, aumentando così la nostra consapevolezza corporea ed il rilassamento, sollecitando cosi’ non solo le varie parti del corpo, ma anche risvegliando il sistema nervoso, rilasciando endorfine che diventano degli “antidoti” naturali per prevenire ansia e depressione, regolando l’umore e infondendo senso di benessere. Benessere che sicuramente si trasmetterà anche al piccolo, che si sentirà cullato e coccolato dagli ondeggiamenti della pancia.

Gravidanza in bianco e nero

Danzaterapia e gravidanza!

E’ ormai risaputo che la danza può essere considerata la ginnastica anti-aging ideale, perché aiuta a mantenersi in forma nel corpo e nella mente. Durante la gravidanza, in particolare, accompagna la futura mamma ad accettare e a prendere consapevolezza di tutte le trasformazioni che avvengono a livello fisico, di mantenere il corpo fluido e tonico: nuove forme che pian piano si disegnano sul corpo, riscoprendo la propria femminilità.

Condivisione e confronto

Vissuta in gruppo, la danzaterapia ha il grande incentivo di promuovere la condivisione e il confronto.  Il contesto è sempre non giudicante, permettendo così che ogni partecipante si senta libera di esprimere le proprie sensazioni ed emozioni attraverso le parole, il movimento, il corpo.

La danzaterapia diventa, quindi, un valido ed innovativo strumento per approcciarsi in maniera creativa e consapevole alla nuova vita, accompagnando nel percorso della genitorialità con modalità che mirano a riscoprire la spontaneità e la naturalezza del corpo in movimento.

Gravidanza e Danzaterapia con velo rosa su fondo bianco

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Yoga educativo®: una buona pratica per crescere in armonia

Yoga educativo®: una buona pratica per crescere in armonia

di Glenda Incao

Lo Yoga educativo® si propone di essere una buona pratica per crescere in armonia, accessibile a qualunque persona di ogni fascia d’età, con pratiche divertenti e stimolanti.

Le esigenze dei bambini di oggi

Nel nostro quotidiano lavoro con i bambini sentivamo il bisogno di avere nuovi strumenti per riuscire a rispondere alle loro esigenze. Le esigenze di oggi risultano essere decisamente diverse rispetto a quelle dei bambini di qualche tempo fa. I bambini di “oggi” sono bambini che hanno maggior bisogno di rassicurazione. Spesso sono sfuggenti nello sguardo e nell’ascolto e talvolta difficilmente raggiungibili. Si trovano immersi in un mondo di frastuono, esposti ad immagini veloci, sovra stimolati da dispositivi digitali.

Sono in aumento i numeri di bambini che sviluppano problematiche legate alla difficoltà a concentrarsi, a rimanere in attenzione ad un compito. Talvolta arrivano a sviluppare tic nervosi ed iper agitazione motoria. Come riuscire a “entrare in contatto” con questi bambini? I genitori ci chiedono spesso come poterli gestire o perfino “contenere”. Una possibile buona risposta l’abbiamo trovata nello Yoga educativo®. E’ la risposta ad un bisogno del bambino/ragazzo di ri-conoscersi in una pratica di ascolto e consapevolezza del corpo e della mente.

Cos’è lo Yoga Educativo®

Lo Yoga educativo® trae spunto dalla filosofia dell’Oki Do Yoga* del M° Masahiro Oki. Lo Yoga Educativo® e’ una disciplina pedagogica che educa la persona, fin da piccolissima, a prendere contatto con se stessa. Il processo avviene attraverso la pratica del respiro ed il movimento, che si fa via via più consapevole e presente.
Questa pratica può essere un aiuto importante negli apprendimenti scolastici. Viene proposto in forma ludica ed alterna fasi di attivazione ad altre di maggiore ascolto e rilassamento.

Yoga Educativo bimbi in palestra gioco crescita

Lo Yoga Educativo® in classe

In classe si possono proporre le “pause educative”, cioè brevi ma efficaci momenti di pratica in cui educare la mente ed il corpo a stare meglio ed a mettersi in una frequenza emotiva differente. Bastano davvero pochi minuti di pratiche di respirazione ed esperienze, per far si che il corpo si riassesti in una postura tale da predisporre la mente in una condizione maggiormente ricettiva.

Lo Yoga Educativo® in famiglia

Nella relazione genitori e figli*, lo Yoga Educativo® può diventare una bella pratica da fare assieme attraverso il contatto o il massaggio che aiuta a relazionarsi in modo diverso, nell’atto del prendersi cura l’uno dell’altro.
Nelle esperienze di pratica di Yoga educativo® con i bambini e con i genitori, abbiamo riscontrato spesso il bisogno ed il divertimento. I bimbi tendono a provarlo nelle esperienze di massaggio proposte, in proporzione della loro età e predisposizione ad accogliere il contatto dell’altro.

Lo Yoga Educativo® tra coetanei

Questa pratica porta ad accorciare le distanze prossemiche tra coetanei in un linguaggio diverso dal contatto fisico e dal gioco. Può essere d’aiuto nella prevenzione al bullismo e ad altre forme di discriminazione rispetto a bambini disabili o provenienti da altre culture.
La strutturazione dello Yoga Educativo® avvicina il bambino/ragazzo ad una nuova modalità comunicativa , educandolo a sperimentare i propri limiti, ed a prenderne consapevolezza.
Il rilassamento è la fase in cui i bambini incontrano solitamente la maggiormente difficoltà, perché significa abbandonarsi, affidarsi, lasciare andare le tensioni muscolari e liberare la mente, chiudere gli occhi, rimanere in silenzio. Tuttavia, nel momento in cui riesco ad entrare in questa dimensione di ascolto, si fanno spazio moltitudini di emozioni.

Yoga Educativo all'aperto con bimbi ed adulti sul prato

La ritualità della pratica, inoltre, e’ un valido strumento per imparare a rispettare le regole: scandisce i tempi della parola e del silenzio, il rispetto dell’altro, i tempi dell’attivazione e del rilassamento, i tempi del gioco e dello stare fermi in una posizione. Non si gioca per vincere, ma per collaborare, affinché ognuno sia partecipe e soddisfatto del risultato di tutti. Non vi è correzione, né valutazione, né giudizio.

Lo yoga educativo® può essere una risorsa ed un valido strumento per:

  • lo sviluppo delle “life skills”,
  • crescere in armonia mente-corpo,
  • diventare adulti più presenti ed in ascolto a se stessi e all’altro.

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di Federica Osti

Trovare il tempo

La meditazione nella quotidianità e l’attenzione al presente.

Sunset over countryside and mountains
Qui ed ora

Molto spesso pensiamo di non poterci ricavare del tempo per meditare perché troppo presi dalla nostra quotidianità, spesso molto frenetica, o che questa pratica non sia per tutti.

 Thich Nhat Hanh nel suo libro “Il Miracolo della Presenza Mentale” ci esorta invece a creare questo tempo e spazio nei gesti della nostra quotidianità. Pensiamo semplicemente al tragitto che percorriamo ogni giorno per andare e tornare dal lavoro. Quante volte non ci ricordiamo che strada abbiamo percorso o il colore della macchina che avevamo davanti a noi? Oppure se ci siamo fermati ad un semaforo rosso o per un pedone che doveva attraversare la strada.

E quando alla mattina facciamo colazione stiamo già pensando a cosa dovremmo fare al lavoro?

Alla sera laviamo i piatti e a cosa stiamo pensando? Che dobbiamo stendere o stirare e cosa faremo da mangiare il giorno dopo? 

E se dedichiamo del tempo ad una passeggiata, stiamo davvero passeggiando o la nostra mente dopo poco divaga?

Riusciamo davvero ad ammirare un bel tramonto, anche in compagnia di un’altra persona, senza distoglie l’attenzione da ciò che stiamo guardando perché iniziamo a chiacchierare? 

Con questi pochi esempi possiamo già renderci conto di quanto nella nostra routine non portiamo alcuna attenzione a ciò che stiamo facendo.

Attenzione al presente

La meditazione nella quotidianità e l’attenzione al presente

View of an Island through the trees
Dalla finestra

La meditazione invece può iniziare proprio da qui: riportando attenzione al presente e a ciò che stiamo facendo in questo momento, tralasciando il passato e il futuro.

La mattina facendo colazione, ad esempio, possiamo provare ad essere presenti sul fatto che stiamo facendo colazione: alla tazza di tè o al caffè caldo che se la prendiamo tra le mani ce le scalda, al biscotto o alla fetta biscottata che mastichiamo e che ci nutre.

colazione all'aperto vista lago
Io Sono Qui Ora

Quando saliamo in macchina, invece, possiamo iniziare a fare attenzione a quello che succede intorno a noi: a chi per strada passeggia o è in bicicletta, alla macchina davanti a noi, di che colore è e quante persone sono a bordo, alle case o ai capannoni che incontriamo lungo il nostro tragitto, se piove, se c’è il sole o nuvolo e come rispetto al tempo cambiano i riflessi e i colori.

Nel lavare i piatti, inoltre, proviamo a prestare maggiore attenzione al fatto che stiamo lavando i piatti senza pensare a quello che dovremmo fare subito dopo.

Scegliete un gesto della vostra quotidianità con il quale volete Leggi tutto “La meditazione nella quotidianità”

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Feng Shui

Feng Shui dal cinese:  Feng = Vento e Shui = Acqua.
Vento e Acqua, due elementi che formano la realtà e la descrivono come mutamento continuo, permutazione eterna. L’uomo si pone nel mezzo ed interagisce col Vento e con l’Acqua, quindi col Cielo e la Terra, nella più antica e radicata tradizione cinese, questo è l’inizio del tutto. Leggi tutto “Feng Shui una disciplina che cura lo stato di salute delle case”