Asma.
Una parola troppo spesso scontata e sottovalutata.
Io soffrivo di attacchi d’asma.
Mi succedeva fin da bambino.
Ne ho provate tantissime, prima su indicazioni dei miei genitori e del medico di famiglia, poi del luminare del momento, poi cambiando medici. Per decenni… ma la risposta era sempre una: o farmaci per contenere i sintomi o niente da fare.
In primavera, in particolare, la mia sensibilità ai pollini mi bloccava spesso il respiro.

Mi hanno cresciuto, in buona fede, arrendendomi all’idea che avrei dovuto conviverci per il resto dei miei giorni. Intendiamoci: niente che mi impedisse di vivere le mie esperienze, ma è capitata in qualche occasione di trovarmi col respiro bloccato a scuola, nello sport, con gli amici o con la mia compagna, poi mia moglie. Ho da sempre nello zaino o nella borsa un brocodilatatore… chi può sapere quando mi succederà di nuovo?
Una quindicina di anni or sono mi sorprese un curioso dolore dietro la scapola destra, sembrava che una “pallina” si fosse posizionata tra la scapola destra e la cassa toracica sottostante. 

Nel giro di qualche giorno sembrava stesse crescendo o muovendosi, lasciandomi spesso senza fiato dal dolore… Le indagini strumentali mediche non videro assolutamente nulla. Ho consultato un fisioterapista, un fisiatra, un osteopata… Ciascuno è riuscito a calmare il dolore per un po’ di tempo, ma dopo poche settimane si ripresentava.

A distanza di pochi mesi, col dolore sempre latente anche se sopportabile, mi trovavo ad una presentazione di Shiatsu, ancora non ne sapevo nulla, ma ero curioso e ci andai. Mi avvicinai ad uno degli insegnanti presenti e, in un momento di pausa, provai ad esporgli il mio problema del dolore sotto la scapola. Eravamo in piedi, mi chiese di girarmi, senza alcun altro dettaglio né domanda, mi chiese: “ti fa male qui”? E pose un dito in un punto della scapola destra che quasi mi fece lacrimare… Poi mi chiese “da quanto tempo sei asmatico? E come va con tua mamma?”… Da un lato, la mia razionalità reagì dicendo: “hey, ma cosa cavolo sta dicendo, questo qui?”, dall’altro ero lì in cerca di un punto di vista diverso dal mio abituale, e lui aveva toccato due temi legati alla mia storia, quindi forse valeva la pena dargli una possibilità.
Un percorso di #shiatsu mi permise di risolvere definitivamente il dolore sotto la scapola, mi aprì alla realtà dello stretto legame mente-corpo ed alla natura psicosomatica di molti disturbi, quindi ad aprirsi alla possibilità di ampliare il campo d’indagine e di intervento per risolvere molte problematiche.
Lo Shiatsu, come molte discipline bionaturali, parte dal presupposto che corpo mente e spirito siano in stretta correlazione ed interdipendenza, un disturbo di uno coinvolge sempre anche gli altri ed il modo più completo per affrontare e risolvere una situazione è spesso di aprirsi ad una visione più ampia della propria realtà e fare delle valutazioni.
La Medicina Tradizionale Cinese (MTC) offre moltissimi spunti per noi occidentali sui legami energetici che relazionano manifestazioni fisiche ed emotive, così come veicoli di trattamento e di alimentazione. Personalmente ho scoperto un vero universo culturale che oggi, dopo alcuni anni di studio, continua ad affascinarmi e stimolarmi.
É così successo che un po’ di anni fa ho scoperto lo #shiatsu ed ho cambiato modo di affrontare la mia #asma, e la mia vita. Ho integrato lo studio della componente psicosomatica a quella delle reazioni fisiche, il tutto studiando chi sono e come mi relaziono con il mondo. Trattamenti regolari in preparazione alla mia stagione più delicata mi aiutano ad arrivare forte a sufficienza da non avere quasi più sintomi! Questo perché mi sono aperto alla possibilità di un approccio alternativo che ha dato ottimi risultati! Riportare tutta la persona al suo equilibrio psicofisico cambia la vita… e restituisce il respiro!
😀 Andrea B. 🌟
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